Capitolo 32 - La Nave si Arena


Credo che non mi pentirò mai di aver rese pubbliche le mie scoperte. Il mio solo intento era servire l'uomo e dargli la conoscenza che avevo… non ho mai cercato lite con nessuno.

Prima dichiarazione di L. Ron Hubbard alla stampa dopo cinque anni di silenzio, letta da Diana Hubbard ad un ricevimento in Quebec organizzato per il lancio della nuova edizione di Dianetics, 28 aprile 1976.


La Sea Org stava per trasferirsi sulla terraferma. All'inizio di agosto del 1975 venne affittato per tre mesi un hotel abbandonato sulla spiaggia di Daytona Beach, in Florida, il Neptune. L'equipaggio venne mandato a terra in piccoli gruppi, utilizzando gli aeroporti internazionali di Miami, Washington DC e New York, in modo da non lasciar capire alle agenzie federali che cosa stesse succedendo, mentre la nave sarebbe stata lasciata a Freeport, nelle Bahamas, con l'equipaggio ridotto all'osso in attesa di essere venduta.

Venne trovato il luogo adatto per una base terrestre permanente: Clearwater, un tranquillo luogo di ritiro per pensionati, poco a nord di St. Petersburg, in Florida. La città aveva sofferto del degrado che aveva afflitto tante città americane negli anni '60 e '70: i residenti del centro si spostavano in periferia, i negozi si trasferivano nei centri commerciali e i turisti preferivano i nuovi hotel nella zona delle spiagge. Il centro di Clearwater stava diventando velocemente un guscio vuoto, un declino di cui la scolorita grandeur degli undici piani del Fort Harrison Hotel con il cartello "Vendesi" era l'emblema.


Quando venne acquistato dalla Southern Land Sales and Development Corporation nell'ottobre del 1975, per il legale dei proprietari si era trattato di «una delle transazioni più strane» che avesse mai negoziato. I 2,3 milioni di dollari pattuiti erano stati pagati in contanti e la Southern Land si era mostrata talmente reticente da non avere nemmeno lasciato un recapito telefonico. Qualche giorno più tardi la Southern Land acquistò anche l'edificio della vecchia Bank of Clearwater, non lontano da Fort Harrison, pagando altri 550.000 dollari in contanti. I due quotidiani locali, il Clearwater Sun e il St. Petersburg Times, iniziarono ad interessarsi agli acquirenti e scoprirono che la Southern Land Sales and Development Corporation non esisteva, così come non esisteva la United Churches of Florida, che aveva affittato entrambi gli edifici per tenervi dei seminari.

La ex Bank of Clearwater

Hubbard e Mary Sue, accompagnati da un discreto entourage di messaggere e assistenti, il 5 dicembre 1975 si trasferirono in un residence a Dunedin, una cittadina a 5 miglia da Clearwater, in una località che sarebbe dovuta rimanere segreta. Hubbard aveva buone ragioni per restare nascosto e continuare, ad uso e consumo della pubblica opinione, la messinscena secondo cui non aveva più legami con Scientology. Una di esse era che non aveva alcun desiderio, a sessantaquattro anni, di rischiare la prigione. L'operazione Biancaneve, lo sfrontato progetto per ripulire gli archivi pubblici che aveva messo in atto tre anni prima, stava progredendo rapidamente e con un successo superiore alle aspettative. All'inizio del 1975 il Guardian's Office aveva ormai infiltrato vari scientologi nell'Internal Revenue Service, nella Guardia Costiera degli Stati Uniti e nella Drug Enforcement Agency. In maggio Gerald Wolfe, scientologo che lavorava come dattilografo all'IRS di Washington, aveva già rubato oltre trentamila pagine di documenti relativi alla Chiesa di Scientology e agli Hubbard. Era conosciuto al Guardian's Office con il nome in codice "Silver".

A capo dell’operazione Biancaneve c’era Mary Sue Hubbard, ma è inconcepibile che agisse di iniziativa propria. E nonostante gli agenti dilettanti della chiesa avessero scoperto quanto fosse ridicolmente facile infiltrare, mettere microfoni e rubare negli uffici del governo degli Stati Uniti, i rischi rimanevano alti sia per gli agenti stessi che per la chiesa. Hubbard non si preoccupava molto di chi si sarebbe preso la colpa nel caso l'operazione fosse stata smascherata. È un fatto incontestabile: l’importante era che non ricadesse su di lui, che ufficialmente non aveva più responsabilità. Ma intanto LRH aveva approvato la proposta del Guardian's Office di infiltrare agenti negli uffici della Procura di Washington DC e di Los Angeles.

Nonostante le misure di segretezza, la stampa scoprì l’abitazione di Hubbard. La colpa fu di Ron stesso. Mentre prendeva le misure al suo nuovo cliente, il sarto locale iniziò a parlare della sua passione per la fantascienza. Hubbard non seppe resistere e lasciò trapelare la sua identità e il sarto fu felicissimo di poter stringere la mano del grande L. Ron Hubbard, di cui aveva molto apprezzato racconti e romanzi. Non ci volle molto prima che un reporter bussasse alla porta di Hubbard, che immediatamente fuggì nascosto nel posteriore della sua Cadillac color oro con Mike Douglas al volante e Kima Douglas al suo fianco. «Ci fermammo in un hotel dalle parti di Orlando» ha ricordato Kima, «registrandoci con nomi falsi. Poi LRH mandò Mike ad un telefono pubblico per chiamare Mary Sue e informarla dell'accaduto. Ma non riuscì a contattarla perché aveva trasferito il suo ufficio. Il vecchio ebbe un crollo e iniziò a piangere; le lacrime gli scorrevano sul volto. Non avevamo idea del motivo. Iniziò a gemere, "Ma non capite? Se ha spostato l'ufficio significa che qualcuno è stato là. È andato tutto a rotoli, non capite?" Sembrava che stesse per avere un attacco di cuore, e Mike tornò fuori per riprovare a telefonare. Quando tornò ci disse che era tutto a posto: Mary Sue aveva trasferito il suo ufficio per stare più comoda».

Il giorno seguente partirono per New York, 1200 miglia a nord. «Il viaggio durò tre o quattro giorni e fu tremendo» ha raccontato Kima. «Ron stava seduto dietro fumando come un pazzo ed ogni volta che vedeva un'auto della polizia iniziava ad urlare "Eccoli! Ci danno la caccia!» Una volta Ron scese dall’auto ed iniziò a battere il pugno sul tettuccio. «Gli dissi: "Torni in macchina, Signore. È tutto a posto"». Mentre Hubbard ripeteva piagnucolando come un bambino "Fate quel che volete", anziché viaggiare fino a New York Mike e Kima decisero di cercare una sistemazione permanente nella periferia di Washington DC. Una volta sistemati, Hubbard ritrovò la calma. Vennero installati i telex e arrivò la solita corte di messaggere e assistenti tra cui Jim Dincalci. Mary Sue inviava rapporti quotidiani, molti dei quali esponevano nel dettaglio le attività dell'Operazione Snow White. «Era strano pensare che mentre noi mantenevamo un basso profilo, a pochi isolati da noi altri scientologi si stavano introducendo negli edifici del governo per razziare gli archivi» ha raccontato Kima.

Michael Meisner, scientologo dal 1970, era la figura chiave dell'operazione Biancaneve: dirigeva tutti gli agenti del Guardian's Office infiltrati nelle agenzie governative di Washington e aveva personalmente partecipato a diversi furti con scasso al Dipartimento della Giustizia, oltre ad aver organizzato la copiatura di decine di migliaia di fascicoli governativi segreti. Per almeno diciotto mesi agenti del GO si erano intrufolati indisturbati negli edifici del governo, fino alla sera dell'11 giugno 1976: quella sera infatti l'FBI scoprì Meisner e Silver alla US Courthouse Library, ai piedi di Capitol Hill.

All'altro capo del paese era già stato approntato un rifugio per questa eventualità. Il mattino seguente Kima Douglas si presentò al National Airport con il suo anziano "padre" e si imbarcò su un volo per Los Angeles. Mary Sue li raggiunse per discutere con lui la situazione contingente. Progettarono di trovare una fattoria in qualche località fuori mano della California meridionale dove nascondersi e rimettere insieme la loro vita familiare con la necessaria tranquillità. La famiglia era ormai disintegrata, Diana aveva problemi coniugali, Quentin era perennemente assente, l'irrequieta Suzette usciva con ragazzi "wog", ossia estranei a Scientology, e Arthur aveva abbandonato il California Institute of the Arts, mentre per Hubbard il vero problema era dover rinunciare alla schiera di giovani e attraenti messaggere costantemente al suo servizio. Una cosa per lui inconcepibile.

Suzette e Quentin Hubbard

A La Quinta, nella zona di Palm Springs, un centinaio di chilometri a est di Los Angeles, venne trovata una proprietà adeguata, in vendita per 1,3 milioni di dollari. Hubbard vi si recò a dare un'occhiata al volante della sua nuova Cadillac Eldorado decappottabile rossa. La nuova Cadillac non era un'automobile che potesse garantirgli di passare inosservato, ma aveva insistito per comprarla. Si disse soddisfatto e tornò immediatamente a Los Angeles. Appena firmato il contratto d'acquisto, Los Angeles inviò sul posto una squadra di lavoro dell'RPF, ossia gli scientologi in regime carcerario, per iniziare i restauri. Nell'ottobre del 1976 gli Hubbard si trasferirono nel ranch in mezzo al deserto, dove iniziarono a godersi una nuova vita tranquilla. Le messaggere notarono un cambiamento nel Commodoro: era molto più rilassato di quanto non fosse stato in precedenza, e generalmente di ottimo umore. Ma la mattina di mercoledì 17 novembre, mentre Doreen Smith stava per iniziare il suo turno, lo sentì urlare con quanto fiato aveva in gola: «Quello stupido ragazzino! Quel fottuto stupido ragazzino! Guardate che cosa mi ha fatto! Fottuto e stupido!» Nell'avvicinarsi riuscì a sentire un altro suono agghiacciante e irreale. Il lamento di dolore di Mary Sue che riusciva a stento a respirare tra un singhiozzo e l'altro, in preda ad un dolore intollerabile. Quando entrò nell'edificio venne informata della terribile notizia: Quentin si era ucciso.


L'auditing funziona davvero in tutti i casi?

Le tecnologie di Dianetics e Scientology sono procedure assai precise e ben sperimentate che funzionano nel 100 per cento dei casi

Che cos'è Scientology?


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